“La domanda di vino nelle Filippine e in Vietnam è cresciuta molto negli ultimi dieci anni, ma si tratta comunque di mercati giovani. I consumi locali sono concentrati sulle fasce di prezzo basse e medio-basse, fino ai 6/7 euro a bottiglia. Per i vini di alta qualità la richiesta è ancora circoscritta, seppure in rapida espansione”.
Come si posizionano i vini italiani su questi mercati, anche rispetto ai competitor?
“Il mercato è dominato dai vini francesi, che hanno un posizionamento molto forte e costituiscono quasi sempre la prima scelta per i consumatori a più alto potere d'acquisto. Nelle fasce basse e medio-basse del mercato sono presenti i vini australiani e quelli cileni, che riescono ad essere molto competitivi a livello di prezzo. I vini italiani da alcuni anni stanno conquistando sempre più spazio, ma non sono ancora sufficientemente conosciuti. Il livello qualitativo e la ricchezza della produzione vinicola italiana non sono adeguatamente rappresentati. I nostri vini bianchi per esempio iniziano solo ora ad affacciarsi su questi mercati, da cui fino a pochi anni fa erano quasi completamente assenti”.
Grazie a Promos, con quali operatori siete entrati in contatto? E che opportunità avete individuato?
“Abbiamo incontrato importatori e distributori di entrambi i paesi e tutti hanno mostrato grande interesse e una notevole apertura. Gli operatori locali non conoscono ancora a fondo la realtà italiana, c'è desiderio di avere informazioni, di approfondire le caratteristiche dei nostri vini e anche del territorio di cui sono espressione. Questo è un aspetto fondamentale a nostro avviso, su cui bisogna lavorare molto, anche facendo formazione sul prodotto, con eventi, corsi e degustazioni. I gusti dei consumatori stanno evolvendo e, soprattutto nelle aree più turistiche, stanno nascendo diversi locali e ristoranti che propongono una cucina internazionale accompagnata da un'offerta di vini che si va facendo più ampia e ricca. Per intercettare queste nuove opportunità di business che si aprono nell'ambito della ristorazione e del canale horeca in genere, dobbiamo in un certo senso formare i distributori e gli operatori locali affinché riescano a proporre i nostri vini con maggior consapevolezza. D'altro canto è importante capire cosa chiede il mercato. Soprattutto in Vietnam i vini sono molto apprezzati come regalo, va di moda regalare vini oppure acquistarli per le feste o le occasioni speciali. E a questo riguardo alcuni operatori ci hanno chiesto di lavorare sul packaging per rendere le bottiglie più attraenti agli occhi dei consumatori locali. Quello estetico è un aspetto da non trascurare, considerando che la conoscenza reale del prodotto da parte dei consumatori locali è ancora piuttosto scarsa”.
Un messaggio per concludere?
“Vietnam e Filippine presentano sicuramente delle buone opportunità per i nostri vini e i consumi sono destinati a crescere ulteriormente nei prossimi anni. In particolare riteniamo che le maggiori opportunità siano legate alla distribuzione tramite hotel e ristoranti di alto livello, frequentati dai turisti stranieri e dai consumatori a più alta capacità di spesa. Dobbiamo proporre la qualità e far conoscere la diversità dei vini e dei vitigni italiani”.