Sono 5850 i lavoratori previsti in entrata dalle imprese nella provincia di Catanzaro per il trimestre giugno-agosto 2021. A fornire il dato è il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere che ha diffuso i dati relativi all’indagine statistica effettuata su un campione nazionale di 115mila imprese di vari settori.
Uno sguardo alla distribuzione per settori permette di apprezzare come il 23,8% delle entrate sia previsto nel comparto industriale (tra manifatturiero, public utilities e costruzioni), mentre il restante 76,2% sia appannaggio del comparto servizi. Tra questi, 1260 entrate sono previste nei servizi turistici e di ristorazione, mentre 1510 nei servizi alle imprese.
Con riferimento al mese di giugno appena concluso, l’analisi condotta aveva permesso di stimare in 2470 le entrate di lavoratori. Nello specifico, il 24,3% nel settore industriale e il 75,7% in quello dei servizi. Segmentando il dato per settori, il 21% degli ingressi era previsto in Commerciale e Vendite, il 14% in Tecniche e Progettazione, l’11% in Logistica, 4% nell’area Amministrativa e il 3% nelle aree Direzione e Servizi generali. A pesare per il 4/%, invece, gli ingressi nella produzione di beni ed erogazione di servizi.
Sempre nel mese di giugno, le stime preventive divise per classi di età evidenziano come il 30% degli ingressi totali siano per profili fino a 29 anni di età. Nel complessivo, l’89,3% di ingressi previsti a giugno era per personale dipendente (88,8% nel comparto industriale, 89,4% in quello dei servizi), 4,5% invece i lavoratori in ingresso con contratti di somministrazione lavoro.
Quanto alle tipologie contrattuali previste per settore, il contratto a tempo indeterminato ha costituito la principale modalità per gli ingressi previsti nel settore delle costruzioni (57%), del commercio e dei servizi alle imprese (45%). Nel settore turistico, invece, ben l’88% degli ingressi era previsto a tempo determinato, dato che scende al 66% nel settore dei servizi alle persone. In totale, tra tutti i settori, il 62% degli ingressi era previsto con contratto a tempo determinato, il 31% a tempo indeterminato, il 2% apprendistato e il 5% altri contratti.