Il territorio della Provincia di Ravenna ha una popolazione di 389.634 abitanti (Istat 2019) ed una superficie pari a 1.859,38 (Kmq).
A livello infrastrutturale è collegata all'autostrada A14 -Adriatica, è dotata di due scali merci (Lugo e Faenza) e trae vantaggio dalla vicinanza agli aeroporti di Bologna, Rimini e Forlì.
Ravenna occupa il diciottesimo posto a livello nazionale, su oltre 100 città, secondo l’indice di smart city I City Rank 2019 (ForumPA).
Il sistema produttivo della provincia di Ravenna è molto diversificato, i principali comparti sono l’Agroalimentare, la Meccanica, il Turismo con realtà significative anche nella Chimica, nella Nautica e nell’Oil & Gas.
Dal 1993 Ravenna è la sede di una delle principali manifestazioni internazionali del settore energetico: OMC – Med Energy Conference & Exhibition. L’evento testimonia la presenza di un’industria energetica matura focalizzata sulla transizione energetica e sullo sviluppo e la ricerca di fonti energetiche alternative (blue and green energy). Prossima edizione 28-30 settembre 2021.
La vocazione agricola del territorio ha sviluppato una filiera moderna e competitiva specializzandosi nella frutti-viticoltura e nella trasformazione alimentare, dove sono presenti grandi aziende Cooperative, che sono diretta espressione del mondo della cooperazione, elemento distintivo e caratterizzante della Regione Emilia-Romagna.
Nel solco della tradizione storica legata alla ceramica, per Faenza, e al mosaico, per Ravenna, si è sviluppato un comparto produttivo principalmente di botteghe artigiane. Ciononostante, tale ecosistema esprime alcune importanti realtà industriali, soprattutto nel settore delle ceramiche da costruzione: distretto di Imola-Faenza e un centro di ricerca all’avanguardia per lo sviluppo e l’innovazione di materiali ceramici avanzati e compositi: Tecnopolo di Faenza - Parco scientifico Torricelli.
La ceramica e il mosaico costituiscono una parte importante dell'identità culturale e della riconoscibilità di Ravenna e Faenza in Italia e nel mondo.
Alla filiera del turismo è legata una consistente quota della produzione di ricchezza e dell’occupazione del territorio ravennate con quasi 7.000 aziende (6.717, settembre 2020) e più di 24.000 addetti (24.305, giugno 2020).
Il segmento balneare, sebbene sia il primo in termini di arrivi e presenze, grazie alle note località della riviera adriatica di Cervia e Milano Marittima, è affiancato dal turismo artistico e culturale, nel quale la città d’arte di Ravenna è ben posizionata. Sono otto i siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e Ravenna è stata designata Capitale Italiana della Cultura nel 2015.
La provincia di Ravenna propone un'offerta turistica diversificata, che si estende all'entroterra attraverso percorsi legati alla natura sia a piedi che in bicicletta (parco del Delta del Po, Vena del Gesso, percorsi e cammini tra pianura ed appennino come il Cammino di Dante che collega Romagna a Toscana unendo Ravenna a Firenze); al benessere (Spa e centri termali); all'enogastronomia (strade dei vini e dei sapori nei borghi collinari).
Nell’ultimo decennio Ravenna è entrata nel circuito crocieristico del Mediterraneo grazie alla realizzazione del terminal crociere di Porto Corsini, consolidando rapidamente la sua posizione tra le destinazioni preferite dell’alto Adriatico. La multinazionale Royal Carribbean potenzierà lo scalo di Porto Corsini abilitandolo alla funzione di home port - porto di imbarco e sbarco passeggeri e non solo terminal di passaggio temporaneo.
L'hub strategico del Porto di Ravenna
La tradizione portuale di Ravenna, divenuta tale soprattutto grazie alla sua fortunata posizione geografica, risale al I sec. a.C. quando Augusto vi collocò una delle due flotte imperiali. Il Porto di Ravenna ha assunto una crescente rilevanza economica internazionale nel dopoguerra, in seguito all’insediamento di numerose raffinerie e aziende del settore petrolchimico. Oggigiorno il Porto di Ravenna comprende l’intero complesso delle aree produttive e commerciali che si affacciano sul Canale Candiano, che si estende per 14 km dal centro abitato alle acque adriatiche.
È l'unico porto commerciale dell'Emilia-Romagna e uno dei principali scali del mare Adriatico per traffico merci, con scambi commerciali diretti principalmente verso i mercati del Mar Mediterraneo orientale e del Mar Nero (quasi il 40% del totale nazionale ad esclusione del carbone e dei prodotti petroliferi); il Porto svolge inoltre una funzione importante nelle rotte con il Medio e l’Estremo Oriente. Detiene la leadership nazionale nella movimentazione di cereali, sfarinati e fertilizzanti ed è anche un importante scalo commerciale per le merci e i container.
Il porto di Ravenna ha subito, sin dagli anni ‘60, importanti lavori di potenziamento con lo sviluppo del polo petrolchimico ed energetico. Oggi, nell’area industriale e artigianale che si estende su entrambi i lati del porto canale, sono localizzate numerose aziende che operano nella logistica e nei servizi connessi al porto, unite ad industrie di altri settori quali agroalimentare, chimica, metallurgico e produzioni per l'edilizia. Con il passare del tempo il porto di Ravenna si è trasformato da scalo industriale a scalo commerciale, favorendo lo sviluppo di una cantieristica navale specializzata nella realizzazione di piattaforme per l'attività estrattiva off-shore.
I progetti approvati in via di realizzazione
Zona logistica semplificata dell’Emilia-Romagna
La nuova Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna - ZLS avrà un’estensione di circa 4.000 ettari e unirà il porto di Ravenna, che rappresenterà il baricentro del sistema, con i nodi intermodali regionali e le aree produttive commerciali. Tale iniziativa garantirà alle imprese già situate all’interno delle ZLS, o che vorranno insediarsi in futuro, una serie di facilitazioni a livello nazionale e a livello regionale - come ad esempio semplificazioni amministrative, incentivi economici e sgravi fiscali - che produrranno ricadute positive sullo sviluppo del tessuto imprenditoriale e sull’occupazione.
Progetto Ravenna Port Hub
Il Porto di Ravenna è oggetto di un’importante attività di riqualificazione e potenziamento. Tramite il progetto Ravenna Port Hub si avrà un riassetto dello scalo. Il piano di restyling prevede diverse azioni: il dragaggio dei fondali del porto canale (-14,5 metri) per permettere l’accesso a imbarcazioni più grandi e l’adattamento ai nuovi fondali delle banchine operative esistenti; la sistemazione della darsena pescherecci; la posa della fibra ottica per estendere la banda ultra larga a tutta l'area portuale; l’ammodernamento delle reti di collegamento viario e ferroviario; la realizzazione del nuovo terminal container in penisola Trattaroli; la creazione di nuove aree per insediamenti industriali e commerciali che rendano più appetibile lo scalo ravennate.
Potenziamento dell’attuale scalo croceristico di Porto Corsini
Il gruppo statunitense-norvegese Royal Carribbean uno dei primi operatori crocieristici a livello mondiale sta sviluppando un importante progetto d'investimento che prevede la realizzazione di un nuovo terminal crociere funzionale a svolgere operazioni di “homeport” (porto di inizio/fine crociera) - con ricadute positive su tutto il territorio, coinvolgendo anche gli aeroporti di Bologna, Rimini e Forlì.
Progetto AGNES
Col PNRR sono stati approvati 70 milioni di euro nel prossimo triennio (2022-2024) per realizzare un polo energetico marino in Adriatico, di fronte alle coste ravennati: piattaforme offshore di eolico e fotovoltaico galleggiante per la produzione di energia elettrica e la generazione di idrogeno verde. Si prevede anche la riconversione delle piattaforme estrattive del gas, attualmente inutilizzate o in via di dismissione. L’obiettivo è quello di creare un distretto marino integrato che può far diventare Ravenna il polo energetico off-shore più avanzato d’Europa.
Quali opportunità per i progetti di investimento esteri
- Rafforzamento delle filiere locali
- Hub logistico marittimo di livello internazionale
- Blue economy
- Green energy
- Circular economy come volano per il rilancio delle PMI italiane
- Zona Logistica Semplificata fortemente attrattiva per nuovi progetti d'investimento
- Riconversione del settore Oil&Gas in “Clean and Blue energie”
Centri di Ricerca e Università
Il Tecnopolo di Ravenna è specializzato in: Energia, Ambiente, Nautica, Materiali Innovativi e Compositi e Restauro.
E’ dotato di 7 laboratori di ricerca industriale dedicati al campo della fluidodinamica computazionale, ai metodi avanzati di progettazione, alla sensoristica per il settore nautico, alle energie rinnovabili e crescita blu e al restauro e analisi storiografica del patrimonio culturale.
L’Università degli Studi di Bologna – Alma Mater Studiorum ha decentrato sul territorio romagnolo molti corsi di laurea triennali, magistrali e master - alcuni dei quali, a carattere internazionale, si svolgono in lingua inglese.
Il Campus di Ravenna è uno dei quattro poli universitari della Romagna con un'ampia offerta formativa. Si evidenziano in particolare i corsi di Offshore Engineering, Biologia Marina, Chimica e Tecnologie per l'Ambiente e per i Materiali, Scienze Ambientali e Science for the Conservation and Restoration of Cultural Heritage.