Nel trimestre di riferimento, infatti, sono 4.920 le entrate previste dalle imprese catanzaresi con dipendenti: 1.480 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+43%), ma soprattutto +590 rispetto al 2019 (+14%), l’anno precedente alla pandemia.
Con riferimento al mese di settembre, mese appena concluso oggetto di osservazione dell’ultima rilevazione ISTAT della Camera di Commercio, nel 31% dei casi le assunzioni previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel 69% saranno a tempo determinato.
La quota di assunzioni destinataria di contratti di somministrazione si attesta al l’8%. Il 24% dei contratti sarà offerto a personale under 30 e al 74% sarà richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
Dei 1500 lavoratori previsti in entrata per il mese, il 34% coinvolge impiegati e professionisti commerciali e dei servizi, il 28,7% operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, il 23,6% i dirigenti e coloro che svolgono professioni ad elevata specializzazione e tecnici. La restante parte riguarda professioni non qualificate.
Con riferimento all’area aziendale di inserimento, il maggior numero di ingressi si registrano nella produzione di beni ed erogazione di servizi e a seguire in quella commerciale e di vendita.
Anche a settembre le imprese catanzaresi trovano difficoltà a trovare la persona giusta: questo è vero per il 27% delle posizioni offerte: in Italia siamo al 36%.
Le aziende del capoluogo di Regione in particolare faticano a reperire, tra le professioni ad elevata specializzazione, tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (51% dei casi) e specialisti in scienze economiche e gestionali di impresa.
Tra le professioni dei servizi maggiori difficoltà si registrano per il personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali (34,2%). Tra gli operai specializzati non facile trovarli per le attività metalmeccaniche (il 57%).