Il territorio della ex provincia di Udine è di gran lunga il più esteso e abitato delle quattro province della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, con 523.416 abitanti e 134 comuni. (Istat 2021). La ex provincia di Udine è al 34° posto nel Rapporto annuale 2021 del Forum PA - ICity Rank 2021.
Per quanto riguarda l’economia, a settembre 2021 risultano esserci 54.563 imprese attive sul territorio, che rappresentano il 47,9% del totale delle imprese della Regione.
Il settore prevalente è quello del commercio, con 12.204 imprese, seguito da agricoltura (7.654), costruzioni (7.369), attività manifatturiere (5.834) e servizi di alloggio e ristorazione (5.470).
Il comparto industriale conta invece 6.489 localizzazioni attive. Importante è il Porto Nogaro, situato in provincia di Udine, che tratta principalmente materie prime e semilavorati destinati alle imprese dell'area industriale dell'Aussa Corno così come ad altre zone industriali regionali.
La scomposizione del dato della produzione industriale nei settori merceologici caratteristici che compongono la struttura industriale provinciale, evidenzia che tra i settori più significativi troviamo l’agroalimentare, l’industria del legno e dei mobili (con il cosiddetto Distretto della Sedia), il turismo, il digitale e un nascente polo per la produzione del vetro (concentrato nella zona industriale dell’Aussa Corno di San Giorgio di Nogaro).
Nel comparto agroalimentare molto alte sono le esportazioni e quelle generate nella ex provincia di Udine sono pari al 43,9% regionale (€ 424.048.348).
Per quanto riguarda l’Industria del legno e dei mobili al 30 settembre 2021 si contano nel territorio di Udine 1.398 unità produttive del comparto (imprese + sedi secondarie), che corrispondono al 58,1% del totale regionale. Il cosiddetto “distretto della sedia” con 698 localizzazioni attive è concentrato principalmente nei Comuni di: Aiello del Friuli, Buttrio, Chiopris-Viscone, Corno di Rosazzo, Manzano, Moimacco, Pavia di Udine, Premariacco, San Giovanni al Natisone, San Vito al Torre e Trivignano Udinese.
Nel turismo Udine ha segnalato 282.770 arrivi da parte di turisti italiani e stranieri (1° semestre 2021). Nel territorio ci sono 5.470 localizzazioni attive nei "servizi di ospitalità" di cui 824 alloggio e 4.646 di ristorazione.
Infine, per quanto riguarda il settore digitale al 3° trimestre 2021 sul territorio si contano 1.261 localizzazioni attive impegnate nello specifico nella produzione di software, consulenza informatica, attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici.
Tra gli altri settori rilevanti si segnalano quelli relativi a materiali da costruzione, calzature, industria meccanica e siderurgica, carta, chimica, gomma e plastica.
La metalmeccanica, eccellenza del territorio che coniuga tradizione ed innovazione
In FVG il comparto metalmeccanico è rappresentato dal COMET scrl - Cluster Metalmeccanica Friuli Venezia Giulia, l’ente delegato dalla Regione Autonoma FVG per la gestione del comparto Metalmeccanico (meccanica, termo-elettromeccanica, componentistica, materie plastiche e produzioni in metallo). COMET offre supporto, consulenza e formazione, oltre a svolgere un importante ruolo di sensibilizzatore, nei confronti delle aziende appartenenti al Cluster, in merito alle tematiche legate all’industria 4.0, per mantenere costante il livello di aggiornamento e stimolare nuovi progetti innovativi. COMET è uno dei principali partner di Additive FVG, iniziativa di Friuli Innovazione, per supportare le aziende nell'adozione di tecnologie di produzione avanzate, stimolare il cambiamento nei modelli di business, migliorare le competenze e la competitività attraverso nuove tecnologie. COMET rappresenta più di 3.800 imprese e oltre 54.000 addetti.
In Friuli Venezia Giulia nel terzo trimestre 2021 risultano attive nel settore Metalmeccanico* 3.500 imprese incluse le unità locali con un numero di addetti pari a 47.511. Il 43,4 % del totale delle imprese regionali, 1.519, operano sul territorio di Udine e impiegano il 46% degli addetti regionali del comparto, 21.870 unità. Per quanto riguarda la dimensione aziendale quasi il 50% sono società di capitali (47,4%), il 17,8% società di persona e il 34,3% imprese individuali.
I dati relativi al primo semestre 2021 rilevano che se a livello regionale il 41% dell’export deriva dal settore metalmeccanico, sul territorio di Udine tale percentuale raggiunge quasi il 60% (59,6%) con un valore di merci esportate del settore pari a 1,94 mld di euro nel periodo preso in esame.
I due principali mercati di sbocco per le imprese udinesi del comparto metalmeccanico sono la Germania, con il 14,2% e gli Stati Uniti con l’11,3%.
*Dati relativi ai codici Ateco C24-Metallurgia, C25-Fabbricazione di prodotti in metallo e C28-Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature. Fonte: Camera di Commercio Pordenone-Udine.
Ma il Friuli Venezia Giulia è anche innovazione come testimoniano i risultati del Regional Innovation Index 2021 che vedono la regione posizionarsi al 3° posto per capacità innovativa, dopo Emilia Romagna e Provincia Autonoma di Trento, con un punteggio di 129,37.
Innovazione e centri di ricerca
In Friuli Venezia Giulia ci sono 248 start up innovative, pari all’1,8% del totale italiano, di queste quasi il 50% (110) sono situate nella ex provincia di Udine. I settori dove si concentrano maggiormente sono la produzione di software e consulenza informatica (35,9%) e l’industria e l’artigianato (29%) con più di dieci punti rispetto al dato medio nazionale. Interessante notare anche che il numero di start up con compagine societaria a prevalenza straniera risulti più alta (9,3%) rispetto alla media nazionale (6%), per un totale di 23 start up. In Regione sono presenti 4 incubatori certificati, di cui 1 sul territorio di Udine: Friuli Innovazione (UD), Polo Tecnologico Alto Adriatico (PN), BIC Incubatori FVG s.r.l. (TS), Innovation Factory s.r.l. (TS).
Contribuisce a rafforzare questo ambiente molto favorevole al trasferimento tecnologico e all’innovazione l’Università di Udine, che è un’università pubblica fondata nel 1978 e che ad oggi conta più di 15.000 studenti, quasi 700 docenti e 8 dipartimenti.
Per favorire la valorizzazione del potenziale scientifico è attivo il Sistema Scientifico e dell’Innovazione (SIS) del Friuli Venezia Giulia, finalizzato a costruire una rete di eccellenza per lo sviluppo del territorio.
Sono presenti su tutto il territorio parchi scientifici e tecnologici, si segnalano nell'area di Udine le seguenti esperienze:
Friuli Innovazione: è uno dei 4 incubatori certificati della regione con sede a Udine, concepito per sviluppare progetti imprenditoriali o vivere la realtà aziendale in un ambiente ricco di stimoli, contaminazioni e nuove idee. Si estende su una superficie di oltre 80.000 mq, con circa 6.400 mq dedicati a imprese e laboratori. Tutte le strutture sono ad alto contenuto tecnologico e dotate di connettività a banda larga. Gli insediati di Friuli Innovazione possono anche usufruire gratuitamente dei servizi di consulenza in merito a trasferimento tecnologico, accelerazione di impresa e servizi di incubatore di impresa. (https://friulinnovazione.it/)
Carnia Industrial Park: nato per promuovere la crescita socio-economica della Carnia, area montana del Friuli Venezia Giulia, è oggi un hub di aziende e servizi impegnato nella creazione di condizioni ideali per l’insediamento di nuove imprese e per lo sviluppo competitivo di quelle già esistenti. Conta oltre 160 aziende insediate in tre aree industriali di competenza, Tolmezzo, Amaro e Villa Santina, per un totale di oltre 3.700 occupati. L’area geografica di riferimento ha una superficie di 259,87 ettari urbanizzati, dotati di innovative reti tecnologiche e informatiche, sistemi di viabilità e moderni impianti industriali realizzati nel pieno rispetto degli standard di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Carnia Industrial Park è un centro di raccordo tra aziende, territorio e istituzioni che punta a essere il migliore habitat in cui fare impresa e crescere sul mercato. (https://www.carniaindustrialpark.it/)
Quali opportunità per i progetti di investimento esteri
- Rafforzamento delle filiere locali
- Circular economy come volano per il rilancio delle PMI italiane
- Know-how specifico e consolidato
- Made in Italy quale fattore attrattivo per progetti di investimento esteri nel distretto della Meccanica e del legno